Gdr TradottiArnston, ZakWest, James W. |
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Shadows, di Zak Arnston Link al gioco: https://mozai.com/writing/not_mine/shadows.html IntroduzionePrefazioneI miei due nipoti volevano provare un gioco di ruolo e così, in un momento di pazza ispirazione creativa, ho creato Shadows. I bambini non sono solo sorrisi e gentilezza, ma anche innocenza e curiosità. E dalla curiosità arriva il loro desiderio di esplorare e di spostare i confini (della loro conoscenza ed esperienza, N.d.T.) e, di conseguenza, mettersi nei guai. Spesso, un bambino pensa di essere irreprensibile e di non avere mai colpa. Per citare il mio fratellino minore “E’ stato il mio cervello a dirmi di farlo!”. Da questi ricordi e dai bimbi che ora sono nella mia vita, il concetto di base dietro Shadows mi è apparso chiaro ed immediato. MaterialiQuesto gioco è progettato per giocatori di qualunque età che possano leggere e comparare numeri. Il gioco è condotto da un Moderatore (GM) che imposta la narrazione, fornisce incoraggiamento ed idee, facilita il gioco (aggiunta del traduttore) e garantisce l’avanzamento del gioco. Ogni giocatore ha bisogno di due dadi con lo stesso numero di facce ma di colore diverso. Sono inoltre necessari tre gettoni per giocatore (fagioli, monete, ….). Infine, avrete bisogno di strumenti per disegnare, come matite e gomme. Contratto SocialeLa creazione di un Contratto Sociale è un modo per avere lo stesso livello di aspettative da parte di tutti i giocatori. Prima che inizi il gioco, il vostro gruppo dovrebbe discutere su cosa sia credibile e cosa no (reasonable, in inglese, N.d.T.). A meno che non lo vogliano i giocatori, il GM non è il padrone del gioco e tutti sono incoraggiati ad inventare il proprio modo di risolvere i casi dubbi e le contestazioni (molto spesso, questo si può ottenere con un semplice voto). Se un adulto giocasse con i bambini potrebbe agire con maggiore autorità, ma deve prestare attenzione a non danneggiare la loro creatività o reprimerla. Come adulto, il ruolo dovrebbe essere quello di dare concentrazione sul gioco anziché dire loro cosa immaginare. Come giocare a ShadowsPreparazioneNel gioco, i giocatori giocheranno sé stessi. Per prima cosa, quindi, fate un disegno che rappresenti voi. Ora disegnate la vostra Ombra (Shadow, il titolo del gioco, N.d.T.). E’ una persona o un mostro invisibile che vuole sempre mettervi nei guai. Ora esaminate i vostri due dadi di diverso colore (aggiunta del traduttore) e decidete quale rappresenti il Dado del Bene e quale sia il Dado dell’Ombra. Disegnate sul foglio entrambi i dadi e scrivete “Bene” vicino al Dado del Bene e “Ombra” vicino al Dado dell’Ombra. Prendete quindi i tre gettoni. Se volete, disegnate uno spazio sul foglio, per poterli contenere. Esempio di gioco: Gestire il giocoIl gioco inizia sempre con i personaggi dei giocatori che dormono da qualche parte e vengono svegliati da un suono. Ciò che avviene dopo viene determinato dai giocatori, aiutati dal GM. Alcune volte, il GM fermerà il gioco e chiederà un lancio dei dadi. Questo potrebbe non piacere, ma i problemi accadono molto più spesso di quanto uno desideri! Esempio di gioco: Il Lancio dell'OmbraQuando viene richiesto di effettuare un lancio di dadi il giocatore deve:
Esempio di gioco: Usare i GettoniNon dimenticate i gettoni! Dopo il lancio dei dadi e prima che vengano narrati gli esiti, ogni giocatore può forzare un altro giocatore a rilanciare il dado del Bene o quello dell’Ombra, a sua scelta. Per farlo, deve dare uno dei suoi Gettoni. Non si possono dare gettoni o se stessi, ovviamente, ma solo ad un altro giocatore. Se è stato dato un gettone ad un giocatore ma non si è ancora soddisfatti del risultato, si può continuare a dare gettoni ai giocatori e forzarli a rilanciare quante volte si vuole, vuoi, sino a quando non si finiscono i token. Se un giocatore non ha più gettoni, non può forzare alcun giocatore a rilanciare i dadi, ma può, comunque, supplicare, convincere o corrompere un altro giocatore ad obbligarlo a rilanciare un dado dandogli un gettone (N.d.T., l’originale non è chiaro, ho cercato di dare la spiegazione più sensata possibile, l'esempio in basso spiega meglio la cosa). Esempio di gioco: Moderatori del giocoCome moderatore del gioco (GM), il tuo ruolo è quello di dare spunti alla storia per farla andare avanti e chiamare i lanci dell’Ombra quando vuoi aumentare la tensione. Questo non è solo limitato ai conflitti, come il combattimento o gli ostacoli. Quando chiedi un lancio dell’Ombra, tu cedi la storia ad un giocatore, chiedendo due possibili sviluppi. Determinare il momento preciso in cui mettere la Tensione va nella direzione dello spirito dl gioco. Chiamare il lancio dell’Ombra in momenti inaspettati sorprenderà i giocatori e li obbligherà ad improvvisare situazioni interessanti. D’altra parte, chiedere un lancio dell’Ombra con regolarità, ad esempio quando i giocatori stanno facendo qualcosa di cattivo, fornisce una eccitazione come quella che si riscontra in molte storie conosciute. Puoi aiutare i giocatori a narrare i risultati del lancio dei dadi, in particolare se sono abbastanza simili, ma non esagerare con il tuo aiuto, perché il tuo obiettivo è incoraggiare la creatività e l’esplorazione (N.d.T., meglio, l’interpretazione) dei risultati. Forzare i giocatori nelle direzioni che desideri li tramuterà in giocatori passivi che potrebbero leggere un libro o guardare un film, ottenendo lo stesso effetto. Esempio di gioco: PostfazioneNota dell'autoreShadows è un gioco semplice con regole semplici. Mostra che un rpg non richiede necessariamente grandi quantità di dai o manuali voluminosi. Oggi, molti rpg sono progettati per simulare, in qualche modo, i giochi commerciali e questo, provoca come risultato il fatto che molte idee sono scartate o non considerate. Come designer, provo tutte le idee che posso, ed i risultato cadono nell’intervallo tra “davvero noioso” e “abbastanza buono”. Mi piace pensare che Shadows sia un esempio del secondo tipo. Ringraziamenti
CopyrightQuesto documento e tutto il suo contenuto sono Copyright ©2002, di Zak Arntson secondo la Creative Commons License 2.5: “Shadows, a roleplaying game for all ages, by Zak Arntson”. |